Università degli studi di Pavia
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obiettivi
Durata (anni): 3
Eventuale periodo all’estero (mesi): 18
Numero massimo posti disponibili (per anno): 15
Requisiti di ammissione al corso.
Laurea vecchio ordinamento o Laurea specialistica/magistrale o titolo conseguito all’estero equipollente.
Programma didattico-formativo articolato nei 3 anni di corso.
Il programma didattico-formativo del Dottorato prevede una formazione di base comune ai tre curricula, che verrà realizzata con l’organizzazione di seminari o cicli di conferenze incentrati su problemi metodologici di interesse comune, in particolare sulla fenomenologia e la storia dei testi e le interazioni tra i diversi linguaggi artistici, e una formazione specifica che verrà realizzata dai tre curricula secondo le proprie esigenze culturali e le proprie linee di ricerca. La struttura di massima del percorso didattico è la seguente:
1. Nel corso dei tre anni il dottorando deve acquisire 180 CFU, di cui:
o 140 per la tesi (100 per la ricerca + 40 per stesura);
o 30 per la frequenza di corsi istituzionali (organizzati dal Dottorato), compresi quelli tenuti da docenti ospiti;
o 10 per altre attività.
2. I CFU sono calcolati nella misura di 0,25 per ogni ora di corso o seminario (1 CFU = 4h).
3. I corsi istituzionali sono tenuti da un docente appartenente al Collegio, oppure da un gruppo di docenti, parte dei quali possono non appartenere al collegio; i partecipanti ripartiscono tra loro l’orario e i compiti da svolgere. Nell’ambito del corso possono essere compresi interventi di docenti e studiosi ospiti.
4. La responsabilità complessiva di ciascun corso è affidata a un docente appartenente al Collegio; a ciascuno dei docenti partecipanti è attribuita la responsabilità un certo numero di ore, che figurerà nel proprio piano di impegno didattico.
5. Ciascun corso prevede una verifica finale, le cui modalità (relazione scritta o orale, elaborato di ricerca) sono decise autonomamente dai docenti di ciascun corso.
6. Per ottenere il riconoscimento dei CFU, il dottorando dovrà farsi rilasciare dal docente responsabile di ciascun corso:
o l’attestazione di frequenza, con un numero di assenze non superiore a un terzo delle ore totali;
o l’attestazione di aver superato la verifica prevista.
7. Le altre attività, utili per il conseguimento di 30 CFU, possono comprendere:
o partecipazione a convegni, seminari e conferenze nell’ambito del Dipartimento;
o partecipazione a convegni o seminari esterni;
o qualunque attività sia ritenuta utile alla formazione del dottorando dal Collegio dei docenti, su proposta del tutore.
a) FILOLOGIA MODERNA
I ANNO:
1. I dottorandi devono seguire almeno due corsi monografici del biennio magistrale, scelti in accordo con il loro programma di ricerca. Nell’ambito delle loro scelte potranno tenere delle relazioni su temi inerenti al corso e scelti in accordo col docente;
2. partecipano obbligatoriamente ai seminari tenuti da docenti interni ed esterni;
3. iniziano la ricerca relativa alla tesi scelta con la supervisione del tutore e del coordinatore (bibliografia, recensio manoscritti e stampe in caso di edizione critica, preparazione di schema-base per la stesura della tesi);
4. a fine anno sono tenuti a relazionare sulle attività svolte, in presenza dei docenti del collegio e a discutere i risultati ottenuti.
II ANNO:
1. I dottorandi devono seguire almeno un corso monografico del biennio magistrale, scelto in accordo con il loro programma di ricerca. Nell’ambito della loro scelta potranno tenere delle relazioni su temi inerenti al corso e scelti in accordo col docente;
2. come I anno;
3. proseguono la ricerca approfondendo le conoscenze di base acquisite nel primo anno e iniziando la stesura della tesi; espongono durante l'anno in forma seminariale l’avanzamento e i problemi scaturiti dalla ricerca dottorale;
4. come I anno.
III ANNO:
1. come II anno;
2. come I e II anno;
3. completano la ricerca e la stesura della tesi di dottorato; espongono durante l’anno in forma seminariale l’avanzamento e i problemi scaturiti dalla ricerca dottorale;
4. partecipano a congressi e seminari nazionali e internazionali.
b) LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MODERNE
Il programma didattico-formativo del Dottorato prevede una formazione di base, che verrà realizzata con la frequenza a seminari o cicli di conferenze su problemi d’interesse comune, e una formazione specifica che verrà realizzata dai tre curricula secondo le proprie esigenze culturali e le proprie linee di ricerca.
Nei primi due anni il programma di studio si articola in cicli di lezioni, seminari e conferenze volti a consolidare la formazione teorica e metodologica dei dottorandi, con particolare attenzione per gli aspetti comparatistici e interdisciplinari. In particolare a partire dal II anno si richiede l’approfondimento di argomenti di specifico interesse e la scelta del tema di ricerca sotto la supervisione del tutor. Si incoraggia la diffusione dei risultati di ricerca attraverso pubblicazioni.
Alla fine di ogni anno i dottorandi sono tenuti a presentare una relazione sul proprio lavoro che dovrà essere discussa e approvata dal Collegio dei docenti. E’ richiesto un periodo di ricerca all’estero, fino a un massimo di 18 mesi. Il terzo anno è dedicato alla stesura della tesi dottorale.
La frequenza alle attività didattico/formative del dottorato è obbligatoria.
Eventuale periodo all’estero (mesi): 18
Numero massimo posti disponibili (per anno): 15
Requisiti di ammissione al corso.
Laurea vecchio ordinamento o Laurea specialistica/magistrale o titolo conseguito all’estero equipollente.
Programma didattico-formativo articolato nei 3 anni di corso.
Il programma didattico-formativo del Dottorato prevede una formazione di base comune ai tre curricula, che verrà realizzata con l’organizzazione di seminari o cicli di conferenze incentrati su problemi metodologici di interesse comune, in particolare sulla fenomenologia e la storia dei testi e le interazioni tra i diversi linguaggi artistici, e una formazione specifica che verrà realizzata dai tre curricula secondo le proprie esigenze culturali e le proprie linee di ricerca. La struttura di massima del percorso didattico è la seguente:
1. Nel corso dei tre anni il dottorando deve acquisire 180 CFU, di cui:
o 140 per la tesi (100 per la ricerca + 40 per stesura);
o 30 per la frequenza di corsi istituzionali (organizzati dal Dottorato), compresi quelli tenuti da docenti ospiti;
o 10 per altre attività.
2. I CFU sono calcolati nella misura di 0,25 per ogni ora di corso o seminario (1 CFU = 4h).
3. I corsi istituzionali sono tenuti da un docente appartenente al Collegio, oppure da un gruppo di docenti, parte dei quali possono non appartenere al collegio; i partecipanti ripartiscono tra loro l’orario e i compiti da svolgere. Nell’ambito del corso possono essere compresi interventi di docenti e studiosi ospiti.
4. La responsabilità complessiva di ciascun corso è affidata a un docente appartenente al Collegio; a ciascuno dei docenti partecipanti è attribuita la responsabilità un certo numero di ore, che figurerà nel proprio piano di impegno didattico.
5. Ciascun corso prevede una verifica finale, le cui modalità (relazione scritta o orale, elaborato di ricerca) sono decise autonomamente dai docenti di ciascun corso.
6. Per ottenere il riconoscimento dei CFU, il dottorando dovrà farsi rilasciare dal docente responsabile di ciascun corso:
o l’attestazione di frequenza, con un numero di assenze non superiore a un terzo delle ore totali;
o l’attestazione di aver superato la verifica prevista.
7. Le altre attività, utili per il conseguimento di 30 CFU, possono comprendere:
o partecipazione a convegni, seminari e conferenze nell’ambito del Dipartimento;
o partecipazione a convegni o seminari esterni;
o qualunque attività sia ritenuta utile alla formazione del dottorando dal Collegio dei docenti, su proposta del tutore.
a) FILOLOGIA MODERNA
I ANNO:
1. I dottorandi devono seguire almeno due corsi monografici del biennio magistrale, scelti in accordo con il loro programma di ricerca. Nell’ambito delle loro scelte potranno tenere delle relazioni su temi inerenti al corso e scelti in accordo col docente;
2. partecipano obbligatoriamente ai seminari tenuti da docenti interni ed esterni;
3. iniziano la ricerca relativa alla tesi scelta con la supervisione del tutore e del coordinatore (bibliografia, recensio manoscritti e stampe in caso di edizione critica, preparazione di schema-base per la stesura della tesi);
4. a fine anno sono tenuti a relazionare sulle attività svolte, in presenza dei docenti del collegio e a discutere i risultati ottenuti.
II ANNO:
1. I dottorandi devono seguire almeno un corso monografico del biennio magistrale, scelto in accordo con il loro programma di ricerca. Nell’ambito della loro scelta potranno tenere delle relazioni su temi inerenti al corso e scelti in accordo col docente;
2. come I anno;
3. proseguono la ricerca approfondendo le conoscenze di base acquisite nel primo anno e iniziando la stesura della tesi; espongono durante l'anno in forma seminariale l’avanzamento e i problemi scaturiti dalla ricerca dottorale;
4. come I anno.
III ANNO:
1. come II anno;
2. come I e II anno;
3. completano la ricerca e la stesura della tesi di dottorato; espongono durante l’anno in forma seminariale l’avanzamento e i problemi scaturiti dalla ricerca dottorale;
4. partecipano a congressi e seminari nazionali e internazionali.
b) LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MODERNE
Il programma didattico-formativo del Dottorato prevede una formazione di base, che verrà realizzata con la frequenza a seminari o cicli di conferenze su problemi d’interesse comune, e una formazione specifica che verrà realizzata dai tre curricula secondo le proprie esigenze culturali e le proprie linee di ricerca.
Nei primi due anni il programma di studio si articola in cicli di lezioni, seminari e conferenze volti a consolidare la formazione teorica e metodologica dei dottorandi, con particolare attenzione per gli aspetti comparatistici e interdisciplinari. In particolare a partire dal II anno si richiede l’approfondimento di argomenti di specifico interesse e la scelta del tema di ricerca sotto la supervisione del tutor. Si incoraggia la diffusione dei risultati di ricerca attraverso pubblicazioni.
Alla fine di ogni anno i dottorandi sono tenuti a presentare una relazione sul proprio lavoro che dovrà essere discussa e approvata dal Collegio dei docenti. E’ richiesto un periodo di ricerca all’estero, fino a un massimo di 18 mesi. Il terzo anno è dedicato alla stesura della tesi dottorale.
La frequenza alle attività didattico/formative del dottorato è obbligatoria.
Strutture e risorse.
Il Dipartimento di Studi umanistici garantisce l'esistenza e la disponibilità delle strutture necessarie per il funzionamento del Dottorato. Dispone infatti di una biblioteca specialistica di notevole consistenza (oltre centosessantamila volumi), di due sale attrezzate per la ricerca filologico-linguistica e storico-letteraria (vari computer con stampanti, vari visori per microfilm e microfiche, di cui uno con stampante incorporata, proiettori, ecc.).Sono altresì disponibili le strutture, le biblioteche e le attrezzature di dottorati che rientrano nella Scuola di Dottorato in Scienze Umanistiche. I dottorandi possono anche sfruttare le attrezzature presenti in strutture delle sedi con cui sono in atto rapporti di collaborazione, sia in Italia che all'estero.
Il Dipartimento di Studi umanistici garantisce l'esistenza e la disponibilità delle strutture necessarie per il funzionamento del Dottorato. Dispone infatti di una biblioteca specialistica di notevole consistenza (oltre centosessantamila volumi), di due sale attrezzate per la ricerca filologico-linguistica e storico-letteraria (vari computer con stampanti, vari visori per microfilm e microfiche, di cui uno con stampante incorporata, proiettori, ecc.).Sono altresì disponibili le strutture, le biblioteche e le attrezzature di dottorati che rientrano nella Scuola di Dottorato in Scienze Umanistiche. I dottorandi possono anche sfruttare le attrezzature presenti in strutture delle sedi con cui sono in atto rapporti di collaborazione, sia in Italia che all'estero.
Collaborazioni con Università italiane e straniere.
Italia: Università di Bari, Bologna, Torino, Milano, Roma “La Sapienza”, Bergamo, Venezia, Trento, Verona.
Francia: Université de Franche-Comtée, Besançon; Université de Paris-Nanterre (Paris X), Universitè Jean Monnet de Saint- Etienne, Université Paris IV – Sorbonne, Université de Versailles - Saint Quentin en Yvelines, Université de Paris III- Sorbonne Nouvelle.
Germania: Ludwig Maximilians- Universität München, Julius Maximilans- Universität Würzburg, Ruprecht-Karls- Universität Heidelberg, Universität zu Köln, Universität Bayreuth, Universität Passau.
Gran Bretagna e Irlanda: The University of Reading; University of Leicester, University of Hull, Trinity College, Dublin.
Spagna: Universidad de Barcelona, Universidad Complutense de Madrid, Universidad de Granada, Universidad de Malaga, Universidad de Castilla-La Mancha, Universidad de Cordoba, Universidad Jaume I di Castellò.
c) MUSICOLOGIA
Per ciascuno dei tre anni del XXIX ciclo si prevede di attivare tre corsi principali, svolti da gruppi coordinati di docenti e affidati alla responsabilità di uno dei professori ordinari appartenenti al Collegio (Borio, Della Seta, Caraci, Vela). Ogni corso verterà su un tema di ampio respiro declinato secondo diverse prospettive. A questi corsi si aggiungeranno i seminari tenuti da docenti ospiti, in genere provenienti da prestigiose università europee e americane. Il numero complessivo di ore per ciascun anno sarà distribuito in modo che i dottorandi conseguano i 30 CFU previsti nel corso dei primi due anni, riservando così l’ultimo anno alla stesura della tesi, oppure lasciandone, se necessario, una parte per il terzo anno.
Frequenza alle attività didattico/formative del dottorato: OBBLIGATORIA.
Viene svolta attività didattico-formativa in collaborazione con Dottorati affini della stessa Scuola.
Viene svolta attività didattico-formativa in collaborazione con Dottorati affini di altre sedi.
I dottorandi vengono inseriti nella comunità scientifica di riferimento.
Descrizione delle eventuali iniziative intraprese:
1. Partecipazione dei dottorandi a colloqui e convegni italiani e internazionali, sia come ascoltatori sia con relazioni.
2. Seminari comuni con Dottorati affini di altre sedi.
3. Partecipazione dei dottorandi a progetti di ricerca nazionali (PRIN, FIRB, altro) e internazionali
4. Collaborazione a pubblicazioni collettive promosse e curate dai docenti del Dottorato.
Sono organizzati soggiorni e stages presso strutture di ricerca italiane e/o straniere.
Soggiorni presso altre strutture di ricerca sono incoraggiati, quando non esplicitamente richiesti dal programma didattico-formativo (ad es. un periodo di ricerca all’estero per Lingue e Letterature straniere moderne).
Iniziative per la mobilità dei dottorandi
La maggior parte delle ricerche svolte per la stesura delle tesi di Dottorato richiede soggiorni di ricerca all’estero.
I soggiorni dei dottorandi in queste ed altre sedi sono sovvenzionati, nei limiti del possibile con i fondi del Dottorato.
Iniziative per accrescere l’attrattività dei dottorati (relativamente a studenti provenienti da altre sedi e/o studenti stranieri).
Contatti personali con docenti di università e altre istituzioni italiane ed estere; contatti degli stessi dottorandi nelle sedi estere durante i soggiorni di studio e in occasione della partecipazione a convegni nazionali e internazionali; accordi di cotutela delle tesi di dottorato, nonché organizzazione di seminari e manifestazioni con altre sedi italiane ed estere.
In ciascuno dei cicli dal XXI al XXVIII sono stati ammessi da 1 a 3 dottorandi provenienti da altre sedi.
Sistema di valutazione
1. Il dottorato prevede un sistema di valutazione interno rispetto alla rispondenza del corso agli obiettivi formativi.
2. Il dottorato prevede un sistema di valutazione interno rispetto alla rispondenza del corso al livello di formazione dei dottori.
3. Il dottorato prevede un sistema di valutazione interno rispetto alla rispondenza del corso rispetto agli sbocchi occupazionali dei dottori.
CONSUNTIVI
Descrizione degli eventuali sbocchi professionali
FILOLOGIA MODERNA
Insegnamento medio e superiore, carriera accademica, editoria tradizionale e multimediale, biblioteche, archivi, istituti e fondazioni culturali, gestione culturale di Enti vari (Province, Regioni, Comunità Europea), formazione del personale, giornalismo, informazione, programmazione radiotelevisiva, cinema, teatro.
A consuntivo, è possibile fornire mediamente la percentuale di effettivo esito occupazionale dei Dottori di Ricerca in “Filologia moderna” presso l’Università di Pavia dall’istituzione a oggi:
• Docenti Universitari (Ordinari, Associati, Ricercatori): 30%
• Insegnanti della Scuola secondaria (di I e II grado): 50%
• Insegnanti della Scuola secondaria (di I e II grado): 50%
LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MODERNE
Quali sbocchi occupazionali conseguibili attraverso un’alta qualificazione scientifica nello studio delle lingue e delle letterature straniere moderne si segnalano: 1) la carriera universitaria, sia in Italia che all’estero; 2) impieghi in settori pubblici e privati in cui siano richieste competenze date da una solida formazione linguistica e culturale, nonché capacità critiche di ricerca (Unione Europea, Centri culturali e fondazioni italiani ed estere, musei, biblioteche, archivi, organizzazioni culturali, editoria e mezzi di informazione); 3) mediazione culturale, traduzione o interpretariato; 4) docenza nelle scuole secondarie.
I dati consuntivi in merito agli sbocchi occupazionali dei dottori di ricerca in Lingue e Letterature Straniere Moderne sono i seguenti:
A) Docenti Universitàri: 8 (2 ricercatori a tempo indeterminato: dott. Eugenio Maggi, Università di Bologna; dott.ssa Silvia Granata, Università di Pavia; 6 contratti di insegnamento universitario: dott. Francesco Roncacci, varie Università e traduttore freelance; dott.ssa Michaela Reinhardt, Università di Torino, dott.ssa Ester Cicchetti, Università dell’Acquila; dott. Mirko Brizi, Università di Macerata; dott.ssa Sandra Rota, Università di Pavia; dott.ssa Antonella Calaresu, Università di Sassari).
B) Dirigenti e consulenti: 2 (dott.ssa Chiara Chiodin, dirigente amministrativo presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Bra; dott.ssa Cristina Marelli, contratto di consulente amministrativo nella gestione di attività di ricerca).
C) Insegnanti in scuole secondarie: 6 (dott.ssa Barbara Sinisi, dott.ssa Susanna Bonomi, dott.ssa Luana Pasi, dott. Tomas Sommadossi, dott. Frey Moretti, dott.ssa Sandra Rota) D) Assegnisti di ricerca: 3 (biennali) (dott. Frey Moretti, Università di Pisa; dott.ssa Silvia Granata;dott.ssa Silvia Geremia, Università di Pavia).
MUSICOLOGIA
1. Professore associato Università di Pavia: Sabaino (VI ciclo); Zappalà (IV ciclo).
2. Professore associato altra Università: Gozzi (III ciclo): Lecce, Trento.
3. Ricercatore Università di Pavia: Zappalà (IV ciclo); Tibaldi (V ciclo); Romagnoli (IV ciclo); De Benedictis (XIII ciclo).
4. Ricercatore altra Università: Gozzi (III ciclo): Lecce; Pagannone (XI ciclo): Aosta; Locanto (XIV ciclo): Salerno; Borghetti (XII ciclo): Verona; Toffetti (VIII ciclo): Padova.
5. Ricercatore a tempo determinato: Pustijanac (XVI ciclo), Università di Pavia.
6. Contratto di insegnamento Universitario: Gozzi (III ciclo): Lecce; Russo (VI ciclo): Univ. Calabria; Sabaino (VI ciclo): Pavia; Toffetti (VIII ciclo): Padova; Pagannone (XI ciclo): Pisa; De Benedictis (XIII ciclo): Padova; Salerno; Cremona; Locanto (XIV ciclo): Cremona; Garavaglia (XIX ciclo): Università Bocconi, Milano; Mammarella (XIX ciclo): Chieti; Bratus (XXI ciclo): Univ. Calabria; Salerno.
7. Assegno di ricerca: Di Bacco (VI ciclo): quadriennale, Università di Bologna; Toffetti (VIII ciclo), biennale, Università di Pavia; Brusa (IX ciclo), biennale, Università di Padova; Borghetti (XII ciclo), Università di Pavia; Locanto (XIV ciclo), Università di Pavia; Pustijanac (XVI ciclo), biennale, Università di Pavia; Messina (XVII ciclo), biennale, Università di Pavia; Carone (XX ciclo): biennale, Università di Pavia; Guido (XX ciclo): biennale, Università di Pavia; Filippi (XV ciclo): annuale, Università di Pavia; Bianchi (XVIII ciclo): annuale, Università di Pavia; Cecchi (XX ciclo): Torino.
8. Borsa post-Dottorato: Martani (III ciclo), Univ. di Pavia; Romagnoli (IV ciclo), Univ. di Pavia; Filocamo (XIII ciclo): Bologna; Pagannone (XI ciclo): Bologna; Gurrieri (XX ciclo): Centre d’Etudes Supérieures de la Renaissance, Tours; Giuggioli (XXII ciclo): Centre d’Etudes Supérieures de la Renaissance, Tours.
9. Borsa di studio UNESCO: Morsanuto (VIII ciclo).
10. Borsa di studio Humboldt: De Benedictis (XIII ciclo).
11. Borsa di studio Regione Sardegna: Rovelli (XXI ciclo).Insegnamento temporaneo presso Università estere: Romagnoli (IV ciclo): Praga (2 semestri); Toffetti (VIII ciclo): Cracovia (cicli di lezioni).
12. Bibliotecario presso Università di Pavia: Borghi (VII ciclo): Collaboratore di biblioteca, Dipartimento di Scienze musicologiche e paleografico-filologiche;
13. Bibliotecario presso Conservatori: Russo (VI ciclo): Fermo (Ascoli Piceno); Amato (VII ciclo): La Spezia, Fermo (Ascoli Piceno); Brusa (IX ciclo): Collaboratore di biblioteca in congedo (cfr. 11).
14. Bibliotecario presso altre istituzioni: Brusa (IX ciclo): Istruttore dei servizi di biblioteca, Comune di Milano: Civiche raccolte di arte applicata e Museo degli strumenti musicali; Campagnolo (IX ciclo): Bibliotecario VIII livello C2, Cremona, Biblioteca Statale; Tufano (XI ciclo): Assistente bibliotecario, Università di Napoli “Federico II”.
15. Insegnamento presso Conservatori e Istituti musicali: Letteratura poetica e drammatica: Torselli (IV ciclo): Udine; Storia della musica: Romagnoli (IV ciclo): Potenza; Filocamo (XII ciclo): Spoleto.
16. Editoria: Filippi (XV ciclo): Adelphi, Milano; Calciolari (XVII ciclo): UMG-Ricordi, Milano.
17. Enti lirico-sinfonici: Carnini (XVIII ciclo: Accademia Filarmonica Romana, Roma.
18. Libera professione: Martani (III ciclo); Romagnoli (IV ciclo); Torselli (IV ciclo); Di Bacco (VI ciclo); Morsanuto (VIII ciclo); Toffetti (VIII ciclo); Brusa (IX ciclo); Campagnolo (IX ciclo); Lucia Marchi (XII ciclo); De Benedictis (XIII ciclo); Grassi (XIII ciclo); Navach (XV ciclo); D’Ovidio (XVI ciclo); Calciolari (XVII ciclo); Vivarelli (XVII ciclo).
19. Consulenza UNESCO: Romagnoli (III ciclo).
20. Insegnamento nelle scuole statali: Marchi (XII ciclo), Borghetti (XII ciclo: Locanto (XIV ciclo); Caldaralo (XVI ciclo); Messina (XVII ciclo).